Api, Vespe e Calabroni

CICLI VITALI E ABITUDINI
Alcune specie di api e vespe non vivono in colonie. Queste specie sono generalmente non aggressive e raramente pungono le persone. La maggior parte delle punture sono causate dalle api e vespe che vivono in colonie in cui i compiti sono divisi fra le tre caste: regine - operaie - maschi.
Le regine sono responsabili della selezione della località dove costruire il nido, della sua edificazione, della deposizione delle uova e della crescita della prima covata.
Generalmente vi è una sola regina presente durante la stagione.
La maggior parte sono operaie e si tratta di femmine non riproduttive addette alla manutenzione e riparazione dei nidi ed alla loro difesa.
I maschi e le nuove regine vengono prodotte verso la fine della stagione e, dopo l'accoppiamento, le nuove regine fecondate sopravvivono l'inverno in appositi rifugi.
Esse rifondono le nuove colonie la primavera successiva.

METODI DI DIFESA
Si calcola che negli STATI UNITI circa 500.000 persone all'anno vengono attaccate da artropodi velenosi. In alcuni casi si tratta di ragni, scorpioni ecc. La maggior parte degli attacchi però viene dagli insetti appartenenti all'ordine degli Imenotteri che comprendono: vespe, api e formiche.
Api e Vespe, in U.S.A., causano più morti degli scorpioni e dei serpenti velenosi. Sarebbero una quarantina di persone quelle che muoiono, in media, ogni anno a causa di punture da api e vespe.
TIPO DI PUNGIGLIONI
Il pungiglione delle vespe e delle api è un ovodepositore modificato e quindi è presente solo nelle femmine: Per questa ragione vespe ed api maschi che talvolta causano disturbo ronzando attorno alle orecchie della gente, non presentano alcun rischio.
Quando una persona riceve una puntura, il veleno contenuto in uno speciale sacchetto viene iniettato nella vittima. Questo veleno contiene istamina e numerosi aminoacidi ed enzimi. La reazione di una persona alla puntura dipende dalla quantità di veleno iniettato, la parte che ha subito la puntura e la sensibilità individuale.
La reazione più comune consiste in un po' di dolore per pochi minuti nella parte colpita, seguita da gonfiori e prurito. In altri casi può verificarsi una reazione locale più grave con notevole gonfiore che può essere mortale se è stata punta la gola.
Questo può accadere di solito quando una persona mangia qualcosa su cui si è posata una vespa.
Quando si verificano punture multiple può derivare una reazione tossica che va' dal mal di capo e febbre alla perdita do coscienza e convulsioni. Si conosce un caso, sorprendente, di una persona che punta 2.243 volte è sopravvissuta.
Le reazioni più serie e generalizzate sono quelle allergiche che possono provocare un leggero shock o, talvolta la morte delle persone colpite. Queste possono essere causate da una sola puntura.
L'aspetto più sorprendente di queste reazioni è la loro rapida manifestazione. La vittima può entrare subito in stato confusionale, la vista si annebbia ed avviene il collasso. Le persone che soffrono di queste reazioni allergiche devono essere subito soccorse da un medico perchè la morte può verificarsi entro 30 minuti. L'adrenalina è il medicamento più comunemente usato per trattare i casi gravi di shock allergici.
Vi è una notevole differenza fra il pungiglione delle api e quello delle vespe. Quello delle api e ricoperto di una peluria che una volta conficcato impedisce la sua estrazione da parte dell'insetto.
Quando l'ape si ritrae o è scacciata il pungiglione viene estratto dal corpo dell'insetto. Il pungiglione conficcato può provocare una infezione, e il sacchetto del veleno può iniettare altro veleno dopo la fuga dell'insetto. I pungiglione della vespa è senza peluria e la vespa può ritrarlo ed usarlo molte volte sulla stessa vittima o su altri.
La diversa natura del pungiglione riflette le differenti abitudini delle api e delle vespe. Le api usano i loro pungiglioni solo in difesa dei loro nidi o quando sono individualmente minacciate.
Le api non sono insetti predatori e non usano i loro pungiglioni per cacciare. Infatti li usano per raccogliere il nettare ed il polline.
Le vespe sono insetti predatori ed usano i loro pungiglioni per uccidere o paralizzare altri insetti od acari che poi trasportano nei loro nidi per nutrire le loro larve. Le vespe inoltre attaccano e pungono se sono minacciate o se il loro nido è avvicinato da un intruso.
Quanto segue sono diverse raccomandazioni per impedire che i disinfestatori ed i loro clienti vengano attaccati:
- evitare di passeggiare lungo i sentieri o viottoli dove volano e si foraggiano api e vespe;
- evitare di illuminare con un fascio di luce i nidi;
- evitare di causare vibrazioni ai nidi, camminare con la massima leggerezza nelle loro prossimità;
- evitare di usare dopo-barba o profumi che possono attrarre vespe od api;
- non avvicinarsi ai nidi con cibi o bevande dolci che possono attrarre gli insetti;
- non fare movimenti non necessari e, in particolare, non dare la caccia alle singole vespe ed api che volano d'intorno.
Tenete presente che le api possono essere più aggressive nei giorni molto nuvolosi o ventosi quando il foraggiamento risulta più difficile.

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CONTROLLO DELLE API E DELLE VESPE
Le api sono generalmente considerate quali insetti utili per la impollinazione dei fiori e per il miele che producono (le api da miele). Tuttavia vi sono delle api, che producono il miele, che possono rappresentare un pericolo per la salute giustificando così appropriate misure di controllo.
Le vespe e le api pericolose possono essere eliminate soffiando una piccola quantità di insetticida residuale in polvere e inodoro all'interno dei cunicoli, cavi, tane ecc. Ciò può essere fatto con l'impiego di una apposita pompetta impolveratrice .
Gli insetti adulti rimarranno uccisi non appena attraversano il foro d'entrata. Ma il foro non deve essere tappato prima dell'autunno dopo che le nuove api adulte saranno emesse e verranno uccise dall'azione residuale dell'insetticida.
Le api 'bombers' raramente necessita combatterle. Tuttavia quando rappresentano un pericolo, nelle zone residenziali o nei prati di ricreazione può essere prudente trattare le entrate dei singoli nidi con insetticida liquido o in polvere .
Dove vi sono numerosi nidi, il prato può essere spruzzato con un insetticida sotto forma di polvere bagnabile , questo insetticida appartiene alla categoria dei carbammati che sono particolarmente efficaci contro gli Imenotteri (vespe e formiche).
Gli sciami delle api da miele è meglio lasciarli sotto il controllo dell'apicultore che li catturerà e sposterà.
Il pericolo maggiore con le api da miele non è dato dagli sciami ma dalle api individuali quando instaurano una colonia nelle pareti di una abitazione. Quando è possibile, l'apicoltore dovrebbe richiamarle, attirare le api dal muro e trasferirle nell'alveare, ma se rimane del miele attaccato al muro questo può attrarre altre api che possono ricolonizzare la parete abbandonata. In molti casi è necessario rimuovere fisicamente il nido ed il miele.
I nidi non devono mai essere trattati con insetticidi se vi è il rischio che il miele possa successivamente essere trasferito dalle api in una arnia commerciale. In generale, l'insetticida dovrebbe essere usato solo se il nido si trova in un luogo pericoloso per la presenza di persone, specialmente bambini ed anziani e se non vi sono apicoltori disponibili per la rimozione dei nidi stessi.

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DIFESA DALLE API
DIFESA SENZA INSETTICIDI
Molte misure non chimiche possono essere adatte per ridurre le opportunità di nidificare e di nutrirsi delle vespe e delle api.
- rimuovere i ceppi, tronconi, grossi rami e gli alberi cavi dove le api e le vespe possono nidificare;
- rimuovere le piante che attraggono vespe ed api;
- rimuovere i cumuli di rifiuti e detriti vegetali;
- tenere i rifiuti (immondizie) ben chiusi. Vuotare e lavare frequentemente i contenitori;
- evitare di servire bevande dolci durante i pic-nics;
- tenere porte e finestre chiuse o schermate;
- togliere le luci esterne non necessarie ed usare lampade che siano poco attrattive per gli insetti;
- usare trappole collanti o vasetti-trappola.

DIFESA CHIMICA
Gli insetticidi vengono usati sia per uccidere direttamente le vespe sia per eliminare gli afidi e le cocciniglieche sulle piante producono una specie di mielata molto attrattiva per alcune specie di vespe.
Si possono eliminare nei prati le larve ed i bruchi di cui si nutrono avidamente alcune varietà dsi vespe.
Nella maggioranza dei casi la cosa migliore è quella di trovare e trattare i nidi. Abbattere i nidi delle vespe non è utile perchè esse li costruiscono rapidamente. Occorre invece spruzzare o impolverare sulla superficie dei nidi un insetticida residuale
I nidi aerei dei calabroni presentano maggiori difficoltà perchè sono protetti da una 'carta' multistrato che li avvolge. Essi possono contenere moltissimi insetti ed il rischio di ricevere numerose punture è grande.
Dato che molte operaie di grosse colonie non ritornano al nido nella stessa giornata è conveniente spruzzare i nidi usando un insetticida residuale che non sia repellente, anche se si tratta durante la notte.
Spesso è preferibile trattare i nidi durante il giorno perchè il rischio di ricevere punture è maggiore di notte.
PROTEZIONE PERSONALE
Bisogna essere preparati a prevenire ed evitare gli attacchi delle vespe, api, calabroniecc.
Quando si usano scale è saggio avere una seconda persona ai piedi della scala.
Ogni operatore dovrebbe indossare vestiti protettivi. Veli protettivi e copricapo sono sufficienti nelle maggior parte dei casi
Non è necessario rimuovere il nido dopo il trattamento. Potrebbe essere pericoloso. Altrimenti occorre farlo dopo 24 ore almeno dal trattamento residuale e trattare di nuovo il nido subito prima della rimozione.



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