LOTTA CONTRO IL TOPO
Posizionamento di un punto esca interno
Per quanto riguarda I trattamenti in luoghi dove avviene un processo produttivo alimentare come la lavorazione e la cottura del cibo , si posizioneranno trappole a cattura con piastre collanti per intercettare eventuali roditori che avessero superato tutte le misure preventive esterne, questo per evitare che il prodotto derattizzante venga a contatto col cibo, ciò può avvenire attraverso il trasporto delle esche da parte dei topi al di fuori degli erogatori
Dopo aver creato le premesse per il posizionamento dei punti esca, verrà stabilito il numero e i relativi luoghi.
Ogni punto esca così individuato sarà definito nel tipo di esca (base alimentare e p.a.), quantità di esca e tipo di protezione più idoneo.
In alcuni casi di particolare difficoltà si effettua un trattamento di pasturazione (prebreating) con esche non attivate con alcun p.a , ciò con l'intendimento di valutare l'entità dell'infestazione, le abitudini alimentari ed indurre abitudine all'esca che si intenderà utilizzare.
Una volta collocati i punti esca essi possono essere ripristinati e man mano adattati alle esigenze che si vengono a creare.
Controllo delle esche in un erogatore posizionato in luogo esterno
Fatto ciò non resta che pianificare il calendario degli interventi con l'obbiettivo di mantenere i risultati ottenuti, via via migliorandoli e, consolidare contemporaneamente la prevenzione del rischio di reinfestazione : con interventi antiinvasione, con attenti monitoraggi ispettivi, con la valutazione dei fornitori, e, non trascurabile fatto, con il miglioramento delle nostre conoscenze e competenze nel contesto della materia della igiene ambientale.
Va ricordato che la Legge sulla sicurezza del lavoro fa riferimento al rischio igienico e alla necessità di eliminare o quanto meno ridurre al minimo i rischi, di qual si voglia natura, all'origine.
A livello professionale il tutto viene certificato con modulistica che consente di valutare i risultati lungo tutte le fasi d'intervento e per tutto il periodo di tempo in cui il calendario si concretizza.
Dovendo cimentarsi nella lotta al Rattus rattus si tiene conto della neofobia di questa specie.
I trattamenti sono impostati considerando i luoghi infestati , le aree a rischio nonchè le possibili vie di infestazione.
Tali luoghi sono riconoscibili per la presenza di untume (betalanolina), feci, rosicchiature, camminamenti e tane o "nidi".
Localizzata l'infestazione si passa al posizionamento di punti d'esca in numero adeguato e con esca idonea per tipologia alimentare.
Il calendario dei trattamenti in genere comporta interventi ispettivi/applicativi con cadenza mensile e attenti interventi antiinvasivi che devono sempre tener conto dell'agilità e delle capacità arrampicatrici di questa specie.
I tarttamenti verranno eseguiti con particolare attenzione a tubi, fili, pali, e quant'altro consenta al nostro funambolico ratto di "accedere", ivi comprese le pareti non perfettamente lisciate.
La maggior parte di quanto è stato detto per le precedenti specie vale anche per il surmolotto , o pantegana (vedi la neofobia del ratto nero) .
Particolare attenzione va posta nel proteggere le esche in quanto l'habitat di questi roditori coincide spesso con quello di animali non-target e, in non pochi casi con quello dell'uomo.
Alla fine di ogni intervento verrà rilasciato un verbale nel quale sarà indicato: giorno, luogo, quantità e tipo di prodotto utilizzato, metodologia adottata, consumo di esca e i sistemi di rat-proofing da adottare.
PIANIFICAZIONE E CALENDARIO DEI TRATTAMENTI
E' buona norma attenersi all'obiettivo di eliminare il problema nel più breve tempo possibile, non è razionale ridurre l'infestazione senza mai arrivare a risolvere il problema in termini quanto più risolutivi.
Ciò comporta in genere un intervento massiccio realizzato in due/tre fasi. E qui inizia la fase più delicata e, a nostro avviso, importante: il mantenimento dei risultati.
Perchè difficoltosa? Soprattutto perchè cessata la fase di emergenza si tende a diminuire l'attenzione al problema ed inoltre perchè i pochi esemplari rimasti tendono a sfuggire a monitoraggi rutinari, richiedendo infatti maggior impegno ispettivo.
Quindi per questi luoghi e anche nei luoghi dove non ne è necessariamente riscontrata la presenza di roditori , la Bio City consiglia di programmare piani di intervento preventivi con lo scopo di tutelare le aree in oggetto e le loro diverse attività da eventuali infestazioni da muridi .
TRATTAMENTI COMPLEMENTARI
I trattamenti complementari o di rat-proofing sono fondamentali perchè hanno la finalità di rendere difficile la reinfestazione e diventano nelle proiezioni futuribili una sorta di "prevenzione".
I trattamenti antiintrusione comportano l'apporre barriere e reti a prova di ratti. E' assai importante in questa fase analizzare i sistemi di chiusura (porte con fotocellule o a chiusura automatica) adeguati alle specifiche esigenze, soprattutto nel contesto industriale o presidi ospedalieri.
Per il territorio bene sarebbe porre attenzione alla rete fognaria, ai bacini idrici, discariche nonchè agli allevamenti agricoli.
SISTEMA ECOMILLE
La Bio City è in grado di proporre trattamenti di “ derattizzazione ecologica ” col sistema ekomille che permette di risolvere il problema dei ratti e topi in mananiera assolutamente naturale e senza veleni , garantendo massima compatibilità col piano di controllo HACCP .
L' ekomille permette di effettuare derattizzazioni in tutte quelle aree dove la presenza di animali, bambini e la sensibilatà del committente non consente l'utilizzo di nesssun principio attivo per la lotta contro i muridi.
Nell' ekomille l'animale viene attratto dall'odore di sostanze naturali che fungono da pastura.
La struttura dell “macchina” non permette un facilissimo accesso agli attrattivi alimentari e questo aspetto fa si che il topo o il ratto lo consideri un posto sicuro e protetto, con una concreta e gustosa disponibilità alimentare.
Tali premesse, non possono che stimolare l'animale a lasciare ai suoi simili dei messaggi positivi, tramite i mezzi che la natura gli ha messo a disposizione: urina, escrementi, saliva, avanzi di semi.
I messaggi positivi lasciati rassicurano gli animali presenti, permettendone la cattura continua ed immediata, permettendo anche la conservazione dello stato di pulizia ambientale e l'eventuale cattura di nuovi esemplari che dovessero giungere dall'ambiente circostante, non ancora derattizzato.
Posizionamento di trappola a cattura ECOMILLE e verifica delle catture
L' ekomille consente di catturare sia i topolini che i ratti più grossi.
Un altro aspetto positivo di questo sistema è che, grazie al principio della cattura multipla, ci permette di recuperare tutte le carcasse raccolte all'interno della macchina in una soluzione che ne rallenta sensibilmente la decomposizione e che verranno poi rimosse dai nostri operatori al successivo controllo
Si elimina così il rischio di non sapere che fine fa il topo che, nel caso della lotta con derattizzante, può morire in qualche angolo nascosto all'interno dell'area trattata con il rischio igienico legato alla sua decomposizione.